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Il Castello

Per conto dell’Abbazia a Prarolo fu costruito un castello che è citato per la prima volta in un documento del 1398.


Descrizione

Le prime notizie certe sul castello di Prarolo risalgono al 1398, quando già si parlava di onerose riparazioni da effettuare all’immobile; pertanto l’edificio già esisteva in tale data. Addirittura, date le caratteristiche strutturali, la torre quadrangolare dovrebbe risalire almeno al secolo precedente. Nella seconda metà del secolo XV l’abbazia di S. Stefano, detta anche abbazia di Prarolo, venne sottratta ai benedettini e da allora fu data in appannaggio ad un abate commendatario nominato dai Savoia in accordo con il Papa. I commendatari appartenevano a potenti famiglie, quali quella dei Borromeo di Milano che fornì il più illustre degli abati di Prarolo: il cardinale Federico, nipote di san Carlo, che nel 1628 fece ricostruire la chiesa parrocchiale di Prarolo. In seguito alla nazionalizzazione di gran parte dei beni ecclesiastici, nel 1801 la tenuta agricola Castello di Prarolo fu acquistata dall’Ospedale S. Andrea di Vercelli e ora è di proprietà dell’ASL 11.
Il castello è caratterizzato da una torre angolare cilindrica e da una quadrangolare, indipendente, con caditoie e due torricelle soprelevate. La torre quadrangolare costituiva l’accesso del castello tramite un ponte levatoio di cui sono ancora bene evidenti le tracce. L’interno della torre, a lungo usato per scopi agricoli, non risulta interessato dall’ampio rimaneggiamento che, a metà del XVIII secolo, ha dato al castello di Prarolo il suo aspetto attuale.
Nel novembre 2011 un sopralluogo ai locali interni della torre quadrangolare ha permesso di fare una prima valutazione dello stato di conservazione degli AFFRESCHI quattrocenteschi recentemente segnalati dal prof. Giovanni Ferraris. A parte tracce minori, sulla parete della torre rivolta a sud sono state evidenziate due aree affrescate attualmente separate da un varco di accesso all’ultimo piano della torre, ma originariamente appartenenti ad un unico affresco avente una base di oltre 2 metri ed una altezza di poco inferiore al metro. La parte di sinistra, meglio conservata, rappresenta una Madonna seduta con un ampio manto rosso e in grembo Gesù bambino che si sta sporgendo verso un devoto che appena si intravvede. Sulla parte destra del varco è ancora leggibile, seppure alquanto rovinata, una Crocifissione.
A parere dei tecnici, è urgente procedere ad un consolidamento degli affreschi onde evitare ulteriori stacchi; inoltre durante l’operazione potrebbero venire alla luce altri frammenti di pitture. Presumibilmente i locali affrescati costituivano la residenza dell’abate dell’abbazia benedettina di S. Stefano di Vercelli quando, in particolare durante il secolo XV, si trasferiva a Prarolo in occasione di turbolenze nella vita cittadina. Tali periodi residenziali sono testimoniati da alcuni documenti abbaziali redatti a Prarolo e conservati a Milano.

Modalità di Accesso

Su prenotazione

Dove

Via Palestro - 13012

Contatti

Telefono: 0161216000
Pagina aggiornata il 23/04/2024 11:06:00

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